18.07.2008 - Corte di giustizia UE
La Corte di Giustizia Europea, con Sentenza 17 luglio 2008, n. C132/06, ha accolto il ricorso presentato dalla Commissione Europea contro le disposizioni sul condono IVA per gli anno 1998-2001 contenute nella Legge Finanziaria 2003. In quanto contrastanti con i principi comunitari di neutralità fiscale e di omogeneità di riscossione dei tributi dei soggetti passivi IVA nei Paesi membri.
La Corte ha spiegato che gli artt. 8 e 9, Legge Finanziaria 2003, nell'evitare accertamenti e sanzioni pari al doppio di quanto effettivamente dovuto e nel consentire il versamento di somme forfetarie irrisorie, si pongono in evidente contrasto con le disposizioni comunitarie che rimettono agli Stati membri l'obbligo di garantire l'intera riscossione del tributo nel territorio e di accertare le dichiarazioni fiscali dei contribuenti.
Infine, la Corte ha respinto le argomentazioni difensive dell'Italia in quanto:
la limitatezza delle cause è motivo ulteriore di esercizio del potere di verifica e rettifica dell'Amministrazione finanziaria;
il recupero degli importi dovuti in assenza di procedimenti giudiziali poteva essere conseguito con opportuni accertamenti prima della prescrizione dell'imposta.
È, peraltro, improbabile che la Sentenza abbia conseguenze sostanziali posto che la legge "bocciata" è stata già abrogata.